La location è classica e suggestiva, la introduce una elegante scalinata in pietra solida testimone del percorso compiuto da questa famiglia che con i suoi 80 anni di attività è stata inserita di diritto nella Guida “Locali Storici d’Italia”.

Nonostante quest’anno il locale sia stato oggetto di un restyling, al suo interno si respirano ancora le tracce del suo lungo passato; l’arredo è dipinto a mano dal pennello di Federico Ferrari, lo sono: la boiserie in legno; il soffitto che ritrae momenti ben definiti della sua storia; la grande tela che risalta maestosa nella sala principale e che ritrae Olga “la rasdora” fedele compagna di Zeffirino, colei che dietro le quinte ha tenuto saggiamente le redini della famiglia.

Ad incorniciare i tavoli trovano ancora spazio le Chiavarine, sedie tipiche dell’artigianato ligure, e al centro della sala ferme e irremovibili spiccano le due colonne in mosaico che dopo anni di oscurità sono tornate nuovamente alla luce come gioielli preziosi riemersi dal passato.

Pezzo più unico che raro, è la Carta dei Vini voluta da Zeffirino Belloni negli anni ’60, un puro cimelio in cuoio di ottanta chili incisa a mano a fuoco e oggi messa in bellavista all'ingresso ad accogliere i clienti.

Al piano superiore trova spazio la sala degli “Affreschi” pensata per accogliere gli eventi privati, anch'essa dipinta a mano da Federico Ferrari che qui ha ritratto Genova raffigurandola ai tempi dell’800.

Ad ornare piccoli angoli del locale ci sono le opere dello scultore, Lorenzo Quinn noto per le ricreazioni espressive di mani umane che lui ama scolpire affermando che: La mano tiene così tanto potere - il potere di amare, odiare, creare, distruggere; per la famiglia Zeffirino le mani sono le vere artefici di un sogno trasformatosi in realtà, di una passione divenuta un percorso di vita di cui andare orgogliosamente fieri.